lunedì 20 ottobre 2008
Michael è tenuto per i scorsi nove mesi senza nessun imputazioni contro di lui. La sua famiglia è stata negata di visitarlo dal procuratore principale là e quando un amico della famiglia è andato a Vilnius per uno dei suoi rinvii in carcere della corte lui è stato rimosso dalla corte all'insistenza del procuratore. Non è permesso contatto telefonico con casa e l'unico contatto che ha avuto con la sua famiglia è stato alcune lettere a casa. E' tenuta in una cella con altri tre prigionieri, nessuna di chi parlano affatto l'inglese e chi trascorrendo il loro tempo a fumare droghe. Michael deve mantenere la sua testa ad una finestra rotta per respirare l'aria fresca. L'unica toletta è un foro nella terra. L'alimento della prigione è non commestibile e le circostanze nell'ambito di cui sta "vivendo" sono terribili. L'unica gente a vedere Michael dal suo arresto è stato i suoi avvocati. La sua famiglia sta lavorando tranquillamente per provare a persuadere le autorità per permetterli di visitare ma inutilmente. Si sono messe in contatto con il IRPWA per chiederci di sollevare la consapevolezza del caso di Michael ed mettere in stato di allerta altri alle circostanze disumane nei quali vive Michael. Chiederemmo a tutti i membri del 32CSM ad assistere al nostro picchetto all'ambasciata lituana e di esercitare tanta pressione che possiamo sulle autorità in quel paese di curare quest’uomo irlandese con una certa parvenza di umanità e della dignità.
È míse le meas,
Marian Price (presidente IRPWA)
The IRPWA will be holding a protest at the Lithuanian Embassy Ballsbridge, Dublin on 1st November at 1.00pm in support of Irishman Michael Campbell currently held in a Vilnius Prison.
Michael has been held for the past nine months with no charges being brought against him. His family have been prevented from visiting him by the main prosecutor there and when a family friend went to Vilnius for one of his court remands he was removed from the court at the insistence of the prosecutor. He is not allowed phone-calls home and the only contact he has had with his family has been a few letters home. He is being held in a cell with three other prisoners, none of whom speak any English and who spend their time smoking drugs. Michael has to keep his head at a broken window to get fresh air. The only toilet is a hole in the ground. The prison food is inedible and the conditions under which he is being held are appalling. The only people to have seen Michael since his arrest have been his lawyers. His family have been working quietly to try to persuade the authorities to allow them to visit but to no avail. They contacted the IRPWA to ask us to raise awareness about his case and alert others to the inhumane conditions he is being held under. We would ask all members of 32CSM cumainn to attend our picket at the Lithuanian Embassy and exert as much pressure as we can on the authorities in that country to treat this Irishman with some semblance of humanity and dignity.
Is míse le meas,
Marian Price (Chairperson IRPWA)
Per favore, prendete un momento a mandare la lettera sotto in forma email all'ambasciata lituano cosi anche come con Aidan Hulme possiamo usare un pressione internazionale per aiutare quest'uomo!
Apprezzerei sentire le risposte che ricevete al napoli32csm@gmail.com
Go raibh maith agat, Grazie mille
Saoirse Harte
Italy32CSM
Email da mandare:
Embassy of the Republic of Lithuania
90 Merrion Rd
Ballsbridge
Dublin 4
tel: 01 6688292
Fax: 01 6680004
amb.ie@urm.lt
Viale di Villa Grazioli 9
00198 Rome
ITALY
Tel.:+39 06 855 90 52, +39 06 854 04 82
Fax.:+39 06 855 90 53
amb.it@urm.lt
To: CONSULATE GENERAL OF THE REPUBLIC OF LITHUANIA
To whom it may concern,
I am writing today to address an appalling and unwarranted abuse of
human rights in one of your prisons, to an Irish man who has been held
there by your government on no charges for the past nine months.
I understand that Michael Campbell is being held with no contact
whatsoever with any of his family and loved ones, other than a few
letter home. In this age where phone use is ubiquitous, it seems
inhumane to not at least allow phone contact in the past nine months.
Furthermore, it is cruel to not allow a family visit over nine entire
months. I am aware that a family member who traveled a great distance
to be at one of Michael's court appearances was removed from the court room and not allowed see Michael.
To continue, I am alarmed to learn of the conditions in Michael's
jail cell. I am told he is being held in a cell with three others; none
of whom speak English. These prisoners spend their day smoking drugs,
and Michael is forced to strain his head at a broken window to get
fresh air. He is not allowed access to proper sanitation and is using
an open hole in the ground. His food is inedible. I call these
conditions appalling.
Please see that this situation, perhaps until now unknown to you,
receives your immediate attention. At the very least, please act to
ensure Michael receives a long-overdue visit with his family.
The favor of a response is requested.
Yours sincerely,
(YOUR NAME/ADDRESS)
sabato 18 ottobre 2008
CARCERI: ALFANO INCONTRA MINISTRO GIUSTIZIA IRLANDESE
(AGI) - Roma, 17 ott. - Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha ricevuto in via Arenula il ministro della Giustizia irlandese Dermot Ahern, che aveva chiesto un incontro a Roma con il Guardasigilli per conoscere piu’ da vicino la realta’ carceraria dell’Italia e le politiche in materia. A renderlo noto e’ l’ufficio stampa del dicastero di via Arenula Nel corso di un lungo e cordiale colloquio, il ministro Alfano ha illustrato priorita’ e peculiarita’ dell’amministrazione penitenziaria italiana. Il Guardasigilli - conclude la nota dell’ufficio stampa - ha molto apprezzato il vivo interesse mostrato da uno Stato di antica tradizione democratica, come l’Irlanda, nei confronti dell’esperienza italiana nella complessa gestione del mondo carcerario. (AGI)
Red/Oll
Mah Ahern viene qua per parlare della gestione del mondo carcerario quando in irlanda lui lascia morire i ragazzi in galera come Kevin Murray e dopo tutto cio che è successo in settimana con Aidan???? Ma Ahern ci prenda in giro o è cretino puro?
venerdì 17 ottobre 2008
Irlanda. Il prigioniero repubblicano Aidan Hulme riceve cure mediche
Irlanda. Il prigioniero repubblicano Aidan Hulme riceve cure mediche
di Tommaso Della Longa
Squilla il telefono. Iniziano ad arrivare sms. La notizia è confermata: il prigioniero repubblicano irlandese Aidan Hulme ha avuto le prime cure mediche dopo 237 giorni e soprattutto dopo che nelle ultime settimane si era temuto il peggio. Un piede che rischiava la cancrena, un corpo umano che non riusciva più a sostenere i tanti medicinali presi quotidianamente. E tutto questo avveniva nel silenzio di media irlandesi ed europei. Con la politica che rimaneva alla finestra facendo finta nulla, come se i militanti della causa repubblicana, quelli che ancora non si sono rassegnati a veder sventolare la Union jack a Belfast e Derry, fossero cittadini di serie inferiore.
Quando la scorsa settimana abbiamo conosciuto il portavoce italiano del movimento 32Csm (County Sovereignity Movement) Saoirse Harte, avevamo capito che la situazione era grave e che, soprattutto, nessuno nel mondo del politicamente corretto si sarebbe mosso. C’era bisogno di fare tutto il possibile per Aidan Hulme. Lo dovevamo a questo ragazzo, alla sua famiglia, ai suoi compagni di lotta, ma soprattutto al popolo e alla causa irlandese. Un interesse, una comunità di intenti che ha radici nel passato e che non poteva non trovare la nostra vicinanza anche oggi. Così, il nostro quotidiano si è messo subito a disposizione, facendo tutto il possibile: una pagina di intervista a Saoirse Harte e poi una campagna quotidiana in prima pagina in cui si ricordava da quanti giorni Aidan era senza cure e rischiava la vita nel carcere di Portlaoise, badate bene, non nel Regno unito, ma in Irlanda.
Quando abbiamo saputo della vittoria, abbiamo gioito. Quando abbiamo scoperto che il passo in avanti è stato fatto anche per la mobilitazione internazionale, abbiamo pensato che non servono grandi mezzi per incidere sulla realtà. Quando, infine, il movimento repubblicano ci ha ringraziato ufficialmente, l’emozione si è fatta largo.
Così, la mobilitazione umanitaria internazionale ha vinto. Aidan, che da mesi aspettava urgenti cure mediche, è stato finalmente visitato da uno specialista. E potrà anche essere portato in una struttura esterna al penitenziario.
L'agenzia di stampa Inedita, durante la scorsa settimana, aveva portato la notizia in Italia e aveva interpellato l'ambasciata irlandese. Martedì Inedita ha ricevuto una mail dall'ufficio stampa della rappresentanza in Italia di Dublino. “L'addetto stampa – spiegavano - ha ricevuto la risposta dall'Irish Prisoner Service, i quali riferiscono che il prigioniero in questione ha ricevuto tutte le cure mediche necessarie ed è anche stato portato in visita ad un ospedale esterno”. Dall'Irlanda, invece, confermavano le gravi condizioni di Aidan. Poi la buona notizia, giunta in Italia mercoledì sera.
“L'Irpwa (Irish republican prisoners welfare association) – si legge in un comunicato del portavoce del gruppo, Marian Price - accoglie con favore gli ultimi sviluppi della campagna per Aidan Hulme, ringraziando, a nome dei prigionieri di guerra, tutti quelli che si sono mobilitati. Il direttore del penitenziario di Portlaoise si è accordato con i prigionieri e ha dato il permesso ad Aidan di essere visitato anche all'esterno”. Inoltre è stato assicurato che “entro la fine del mese sarà pianificato e sviluppato un programma per dare le cure necessarie al prigioniero, permettendo così un controllo continuo della sua salute”. Così da oggi in poi il prigioniero irlandese Hulme dovrebbe ricevere (e il condizionale in un caso del genere è purtroppo d'obbligo) le necessarie cure mediche. Adesso però i due governi d'Irlanda dovrebbero imparare a non trattare come cittadini di “serie b” i militanti della causa repubblicana, per non dover mai più temere per la sorta di alcun prigioniero o peggio piangere ragazzi come Kevin Murray, lasciato a morire in carcere senza alcuna cura specialistica. Saoirse Harte, dall’Italia, ha poi voluto “ringraziare i media italiani che si sono mobilitati per la causa di Aidan Hulme, in particolare il quotidiano Rinascita e l'agenzia di stampa Inedita”.
Infine, abbiamo saputo che il giovane repubblicano detenuto è molto riconoscente per il supporto arrivato anche dall’Italia. Ora ci aspetta per conoscerci in una visita nel penitenziario. E noi non mancheremo.
http://www.rinascita.info/
giovedì 16 ottobre 2008
Irlanda. Il prigioniero repubblicano Aidan Hulme riceve cure
L'agenzia di stampa Inedita, durante la scorsa settimana, aveva portato la notizia in Italia, che poi era stata ripresa dal quotidiano nazionale Rinascita con un'intervista al portavoce italiano del movimento 32Csm (County sovereignity movement), Saoirse Harte. Inoltre era stata subito interpellata l'ambasciata irlandese. Martedì Inedita ha ricevuto una mail dall'ufficio stampa della rappresentanza in Italia di Dublino. “L'addetto stampa – spiegavano - ha ricevuto la risposta dall'Irish Prisoner Service, i quali riferiscono che il prigioniero in questione ha ricevuto tutte le cure mediche necessarie ed è anche stato portato in visita ad un ospedale esterno”. Dall'Irlanda, invece, confermavano le gravi condizioni di Aidan. Poi la buona notizia, giunta in Italia ieri sera.
“L'Irpwa (Irish republican prisoners welfare association) accoglie con favore gli ultimi sviluppi della campagna per Aidan Hulme. Il direttore del penitenziario di Portlaoise si è accordato con i prigionieri e ha dato il permesso ad Aidan di essere visitato anche all'esterno”. “Oggi (era ieri 15 ottobre 2008) il prigioniero è stato visitato ed è arrivata la conferma che la cancrena al piede non è presente e i sintomi sono risultato di una grave infezione”. Ora, gli accordi sono che il personale dell'ospedale visiterà Aidan per “pulire le superfici infettate del suo piede” e per “impedire un'ulteriore diffusione dell'infezione”. Inoltre è stato assicurato che entro la fine del mese sarà pianificato e sviluppato un programma per dare le cure necessarie al prigioniero, permettendo così un controllo continuo della sua salute.
“L'Irpwa a nome dei Pow (Prigionieri di guerra) vuole ringraziare le persone che si sono mosse per sostenere Aidan – ha detto la responsabile dell'associazione dei prigionieri repubblicani, Marian Price - Vorremmo estendere il ringraziamento a quelle organizzazioni repubblicane che hanno dato il proprio supporto per assicurare ad Aidan un intervento medico immediato. Aidan è molto riconoscente per tutto il supporto che ha ricevuto ed estende il suo apprezzamento sincero a tutti le persone che si sono mobilitate”.
Inedita ha inoltre raccolto le dichiarazioni di Saoirse Harte, il portavoce italiano del 32Csm, che ha voluto “ringraziare i media italiani che si sono mobilitati per la causa di Aidan Hulme, in particolare il quotidiano Rinascita e l'agenzia di stampa Inedita”.
Così da oggi in poi il prigioniero irlandese Hulme dovrebbe ricevere (e il condizionale in un caso del genere è purtroppo d'obbligo) le necessarie cure mediche. Adesso però i due governi d'Irlanda dovrebbero imparare a non trattare come cittadini di “serie b” i militanti della causa repubblicana, per non dover mai più temere per la sorta di alcun prigioniero o peggio piangere ragazzi come Kevin Murray, lasciato a morire in carcere senza alcuna cura specialistica
http://www.agenziainedita.it
mercoledì 15 ottobre 2008
RISULTATO POSITIVO ALLA CAMPAGNA DI AIDAN HULME
RISULTATO POSITIVO ALLA CAMPAGNA DI AIDAN HULME
L’IRPWA accoglie favorevolmente gli ultimi sviluppi nella campagna di Aidan Hulme per cui il governatore della prigione di Portlaoise si è accordato con i prigionieri ed Aidan perché l’OC ed l’Adjutant abbiano il permesso di accompagnare Aidan quando verrà visitato da un medico o dal governatore.
Oggi (15/10/08) tale visita è avvenuta ed è stato confermato che il piede dell'Aidan non presenta cancrena, ma piuttosto sintomi che sono il risultato di un'infezione severa che Aidan ora sta curando.
Il personale dall'ospedale ora visiterà Aidan per pulire le aree infette del suo piede e per rivedere le terapie al fine di impedire l’ulteriore diffusione dell'infezione.
Una rassicurazione inoltre è data dal fatto che le condizioni di Aidan verranno valutate da uno specialista prima del fine mese che implementerà e pianificherà il programma di cure . Ciò lascerà spazia ad un adeguato pacchetto di terapie.
Questo positivo e comune accordo sul benessere di Aidan assicurerà tempestività ad eventuale un intervento nel caso di peggioramento delle condizioni e permetterà un controllo continuo del suo stato di salute.
Gli effetti negativi del farmaco inoltre saranno controllati molto attentamente e con il permesso di Aidan i dosaggi potranno essere ridotti secondo i suoi diversi bisogni in qualunque momento.
L’IRPWA a nome dei POW vuole ringraziare le persone che si sono mobilitate per sostenere Aidan nel momento del bisogno ed a coloro che ha trasmesso i saluti.
Vorremmo estendere questo grazie ad altre organizzazioni repubblicane che hanno dato il loro supporto e consigli per assicurare che Aidan ricevesse l'intervento specialistico immediato.
Aidan è effettivamente molto riconoscente per tutto il supporto che ha ricevuto ed estende il suo apprezzamento sincero a tutti i coinvolti.
Marian Price
IRPWA
POSITIVE OUTCOME TO AIDAN HULME CAMPAIGN
The Irish Republican Prisoners Welfare Association (IRPWA)welcome the latest development in the Aidan Hulme campaign whereby the Prison Governor in Portlaoise Gaol has agreed with the prisoners and Aidan that the OC and Adjutant will be allowed access to accompany Aidan when he is visited by a doctor or when visited by the Governor.
Today (15/10/08) such a visit took place and it is confirmed that gangrene is not present in Aidan’s foot rather the symptoms are a result of a severe infection for which Aidan is now being treated.
Staff from the hospital will now visit Aidan to clean the infected areas of his foot and renew dressings to prevent further spread of infection.
An assurance is also given that Aidan will have a consultant assessment before the end of the month and an agreed care plan is being implemented and developed. This will allow for a proper consultant led care management package.
This positive and jointly agreed approach to Aidan’s welfare will ensure early intervention in the event of deterioration and will allow for continuous monitoring of his condition.
The negative effects of the medication will also be closely monitored and with Aidan’s agreement can be reduced depending on his individual needs at any given time.
The IRPWA on behalf of the POW’s would like at this time to thank most sincerely the many people who moved to support Aidan in his time of need and to those who sent greetings.
We would like to extend this thanks to other republican organisations who pledged their support and advice to ensure that Aidan received immediate professional intervention.
Aidan is indeed most grateful for all the support he has received and extends his heartfelt appreciation to everyone involved.
Marion Price
IRPWA
lunedì 13 ottobre 2008
Polizia in irlanda nel nord minacciano un bimbo di 7 sett
La polizia hanno minacciato un bambino di 7 settimane. La madre, moglie di Gary Donnelly un ragazzo arrestato a marzo messo in galera senza prove, senza processo e senza possiblità di uscire finche la polizia decide, ha raccontato come la polizia ha minacciato lei e il figlio in settimana. Ha raccontato come mentre stava uscendo di un negozio con il figlio e sua padre, che e venuta a vivere con lei dopo la nascità del piccolo, la polizia gli han fermati e minacciato di
togliere il figlio del passeggino e di perquisire il bimbo.
"E' successo giovedi" dici Orla Connolly "Il mio padre e arrivato da dublino per aiutarmi con il bambino dopo che è nato e stavamo uscendo di un negozio quando la polizia si è avvicinato"
"Uno dei poliziotti che c'era era coinvolto in un processo legale dove io e Gary erano fermati (dalla polizia) e poi arrestati per un cosiddetto aggressione. Quando il caso e arrivato in tribunale il giudice era molto critica della polizia e ha scartato il caso."
"Questo poliziotto mi si è avvicinato e altri hanno preso il mio padre da parte per perquisirlo. Ha detto che mi stava per perquisire e io gli ho detto che doveva essere presente un ufficiale femminile se mi voleva perquisire. Hanno chiesto via radio per una and mentre aspettavamo lui ha indicato il mio figlio, Fintan Donnelly,che ancora e sotto controllo medico in ospedale, e ha detto che stava per perquisirlo. Io ho detto che in nessun modo lo poteva fare ma lui insisteva che lo stava per perquisirlo."
"A quel punto e arrivata un poliziotta femminile e mi hanno perquisito. Ho detto a una ragazza che conosco di chiamare il mio avvocato e a quel punto la polizia si sono calmati e andati via."
Lei dice: "Sembra che abbiamo un gran cooperazione 'cross border' (sia nord che sud) perche poche mese fa la polizia a Dublino mi hanno fermati e mi hanno attaccato. Mi hanno minacciato di rompere il mio braccio e significante le referenze da loro a Gary quando la polizia a Derry hanno rotto il suo braccio."
"Tutte le famiglie della Derry 4 (4 ragazzi arrestati e messi in galera senza prove ne processo a marzo quest'anno sic) sono sottomesso a molestie con le macchine della polizia fuori alle loro case ed è arrivato al punto che non posso manco andare a fare shopping che corro il rischio di essere fermato e molestata. Ben due volte hanno portato io e Gary in tribunale e entrambe volte i casi son stati scartati e il giudice ha criticato la polizia. Ma sembra che loro pensano che possono farla franca con le molestie. Ho fatto un reclamo con l'Ombudsman (gruppo che controllano la polizia sic) ma mi hanno detto che non potevano far niente."
"Sto chiedendo che le persone come Martina Anderson e Martin Connolly chi entrambe hanno posto su Police Boards (gruppo di politici che controllano la polizia sic) ci dicono perche la PSNI hanno il permesso di continuare la loro campagna di molestie contro le persone ordinari in questa città."
"Ho invitata i politici locali in tribunale con me l'ultima volta ma nessuno di loro è venuta. E' questo cio che loro chiamano 'aiuto per le persone locale'?"
Il padre di Orla ha detto che ciò che è stato sottomesso gli ha ricordato storie della Germania in tempi nazista.
Quando abbiamo contattato la PSNI ci hanno detto che non commentano su casi individuale ma se qualcuno aveva un reclamo dovevano contattare l'ufficio del Police Ombudsman
Irlanda. Ancora gravi le condizioni del prigioniero repubblicano Aidan Hulme
[Agenzia Inedita] Non cambiano le condizioni del prigioniero repubblicano Aidan Hulme, detenuto nel carcere irlandese di Portlaoise e a rischio amputazione del piede. Secondo l'associazione dei prigionieri irlandesi, la direzione del carcere non permette ad Aidan di farsi visitare da uno specialista esterno alla struttura carceraria. Il movimento 32Csm in Italia, intanto, ha interpellato Amnesty International, il ministero di Giustizia di Dublino e ha chiesto a tutti di "spedire un biglietto di auguri a Aidan per dirgli che il nostro pensiero è con lui e che stiamo lavorando per porre fine alla sua sofferenza. Questo piccolo gesto richiederà cinque minuti del vostro tempo e dimostrerà a Aidan che la gente è a conoscenza della sua situazione e che i nostri pensieri sono con lui". (tdl) [Agenzia Inedita]
http://www.agenziainedita.it/Services/Default.aspx
venerdì 10 ottobre 2008
A Belfast la Resistenza continua
A Belfast la Resistenza continua
Irlanda - A colloquio con Saoirse Harte, portavoce in Italia del movimento 32Csm, i repubblicani che hanno rifiutato la svendita a Londra
di Tommaso Della Longa
Repressione, arresti, settarismo, discriminazione. Parole che, a sentire i quotidiani embedded di mezzo mondo, non sarebbero altro che un ricordo per l'Irlanda del nord e soprattutto per i nazionalisti irlandesi. Ancor di più si dovrebbe trattare di ricordi lontani per la gente di Dublino e della Repubblica d'Irlanda. Purtroppo però non è così. La tensione è all'ordine del giorno e l'Irlanda, sia quella del nord sia quella del sud, è tutto tranne che pacificata. Non c'è solo lo Sinn Fein nell'Isola Verde. Non c'è solo la pace “patinata” del governo di Stormont firmata con gli inglesi. Ci sono anche movimenti e partiti politici che non ancora oggi lottano per l'indipendenza e l'unità irlandese, senza più la presenza di Londra.
Proprio in queste ore in Irlanda si sta vivendo un momento drammatico. Un prigioniero repubblicano, detenuto in un carcere di Dublino, sta rischiando l'amputazione di un piede e forse anche peggio solo perché le autorità irlandesi gli negano la possibilità di farsi visitare e aiutare da un esperto in una struttura esterna. Di questa storia e del movimento repubblicano ne abbiamo voluto parlare con Saoirse Harte, il portavoce in Italia del movimento 32 County Sovereignty Movement (32Csm, il movimento per la sovranità delle 32 contee irlandesi unite).
D. Per prima cosa parliamo di Aidan Hulme, il prigioniero irlandese che in questo momento in pericolo di vita nella prigione di Portlaoise.
R. Aidan è stato arrestato e incarcerato in Inghilterra nel 2003 per la bomba alla Bbc di Londra nel marzo 2001 insieme ad altri due ragazzi. Va subito detto che non ci sono prove dirette sulla sua colpevolezza, ma al massimo è stato dimostrata solo l'appartenenza a un gruppo politico. A quel punto ci siamo subito mobilitati con manifestazioni e proteste per riportare i tre ragazzi in Irlanda, visto che come cittadini europei hanno il diritto di essere spostati nel carcere più vicino a casa per facilitare le visite e i colloqui con i familiari. Dei tre, solo Aidan e un altro sono riusciti a tornare sull'Isola Verde nel 2006.
D. Aidan però stava già male quando era stato portato in carcere nel Regno Unito?
R. Sì, aveva fatto un brutto incidente in moto prima di essere arrestato e nel carcere inglese gli è stato negato un aiuto medico. E proprio per questo nel 2004 abbiamo protestato contro la negligenza dei medici inglesi. Quel che è peggio è che, una volta tornato in Irlanda, anche qui non lo hanno aiutato in alcun modo.
D. Quando si è aggrava la situazione?
R. A febbraio di quest'anno la vicenda è diventata sempre più allarmante. Durante una visita medica, hanno trovato le dita del piede della gamba malata di Aidan che erano diventate nere e si teme si tratti di cancrena. Il medico ha chiesto al direttore della prigione di far visitare Aidan da uno specialista. Il direttore ha fatto sapere che il caso avrebbe avuto la massima priorità, ma ancora nessun provvedimento è stato preso. Aidan sta assumendo attualmente ventuno pillole al giorno per il dolore e si è reso necessario anche l’utilizzo di morfina. Il suo colorito è diventato giallognolo, sintomo di un danno al fegato come conseguenza di un massiccio dosaggio dei farmaci. Attualmente è costretto a letto ventiquattro ore al giorno, 7 giorni alla settimana.
D. E voi cosa avete organizzato?
R. Oltre ad alcune manifestazioni, abbiamo indirizzato una petizione al ministro della Giustizia Dermot Ahern per un suo intervento immediato. Ho parlato personalmente con il ministro che però ha tirato fuori banali scuse. E nulla è stato fatto.
D. Questa assurda situazione sembra molto simile al trattamento che ha subito Kevin Murray.
R. Esattamente. Kevin era un prigioniero dello stesso penitenziario arrestato per motivi politici. Aveva continui mal di testa, non stava bene, chiedeva di un medico e gli veniva sistematicamente negato. Quando gli è stato permesso di vedere un medico, è stato portato in un ospedale esterno per farlo morire perché gli è stato diagnosticato un tumore al cervello. Forse la sua fine era segnata, ma doveva avere le giuste cure mediche. Era il 2001. Nessuno ha pagato per quel fatto. Dopo sette anni ci troviamo davanti a una situazione molto simile, Aidan rischia la vita e sembra che a nessuno importi nulla. I repubblicani vengono trattati come cittadini di serie B dal governo irlandese.
D. Parlaci del vostro movimento il 32Csm.
R. Non siamo un partito politico, ma un movimento perché non ci presentiamo alle elezioni, non riconoscendolo come valide e ufficiali. Lottiamo per un'Irlanda che sia libera e sovrana. I nostri obiettivi sono la sovranità nazionale irlandese, l'unità e la promozione dell'ideale rivoluzionario del repubblicanismo. Inoltre chiediamo l'immediato rilascio di tutti i prigionieri irlandesi nel mondo (sono presenti soprattutto negli Usa e in Inghilterra). Negli Stati uniti per esempio c'è un prigioniero che aspetta da 25 anni di ritornare a casa.
D. Quando è nato il vostro movimento?
R. La maggior parte dei nostri membri storici erano all'interno dello Sinn Fein in un comitato che si chiamava 32Csc. Nel 1997, sugli accordi di pace con gli inglesi, il partito si è spaccato. E il 7 dicembre di quell'anno si è tenuta una riunione degli attivisti che hanno lasciato il partito di Gerry Adams a causa della svendita all'Inghilterra per il trattato con gli inglesi. L'anno dopo, nel '98, abbiamo presentato un ricorso legale all'Onu per non riconoscere le elezioni del Nord, visto che gli inglesi non avevano alcun diritto di organizzarle.
D. Il 32Csm è presente in tutta l'Isola Verde?
R. Sì, il movimento è presente in tutta l'Irlanda con attivisti e militanza. Siamo anche in Inghilterra e in Italia come gruppi di pressione internazionale. Oltre alla causa repubblicana, lavoriamo molto nel sociale e ci battiamo contro la droga e contro gli spacciatori. Ovviamente ci siamo anche battuti contro la costituzione europea.
D. Qual è la situazione di tutti i giorni?
R. Nel Nord come nel Sud è una situazione molto dura. Al Nord la polizia continua a usare gli stessi metodi e con il governo biconfessionale non è cambiato proprio nulla. Proprio per questo in molti stanno abbandonando lo Sinn Fein che è sempre più lontano dalla gente. I Repubblicani si stanno allontanando dallo Sinn Fein che sembra solo interessato a esser parte di un governo straniero in Irlanda. C’è ancora l’ “internment by remand” cioè quando gli attivisti repubblicani vengono arrestati e messi in galera per molto tempo senza alcuna prova tranne quella delle parola della polizia. Tutto questo al momento è un grave pericolo per noi. Per non parlare poi dell’uso dello Special Criminal Court, un tribunale che è contro i diritti umani come ribadito dall’Unione europea e per il quale il governo irlandese viene multato €10.000 per ogni seduta. Va detto che il governo irlandese paga questa cifra in anticipo, strano pagare una multa in anticipo vero?
D. Infine, avete anche un raggruppamento di tutte le posizioni radicali per l'indipendenza?
R. Sì, è stato formato l'Rnu (Republican network for unity – Rete repubblicana per l'unità), un raggruppamento dove siamo presenti noi, le associazioni dei prigionieri politici, l'Irsp (Irish republican socialist party) e alcuni repubblicani indipendenti. In poche parole, tutti quelli che non hanno accettato la svendita agli inglesi e che continuano la resistenza.
pubblicato oggi su Rinascita a pag. 9
Fonte: Rinascita
In Belfast the Resistance Continues
Special on Ireland – An interview with Saoirse Harte, spokesperson
in Italy for the 32CSM, the Republicans who refused the sell-out to
London
Repression, arrests, sectarianism, discrimination. Words that,
hearing them daily embedded in half the world, would bring back nothing
other than a memory of The Occupied Six and above all of Irish
nationalists. Even more it would mean far memories for people of Dublin
and the Republic of Ireland. Unfortunately it is not like that. Tension
is on the agenda and Ireland, both North and South, is everything but
at peace. There isn’t only Sinn Fein in the Green Island. There isn’t
only “the patinated” peace of the Stormont government signed with the
English. There are still political movements and parties that still
fight for independence and the Irish unity, without an English
presence.
Ireland is living a dramatic moment. A Republican prisoner, in
Portlaoise Gaol, is risking the amputation of a foot and perhaps even
worse because the Irish authorities deny him the possibility of
visiting and help from medical expert in an external structure. We
talked to Saoirse Harte, the spokesperson in Italy of the 32 County
Sovereignty Movement about this and other issues.
Q. First of all let’s talk about Aidan Hulme, the Irish prisoner who in this moment in grave danger in Portlaoise Gaol.
A. Aidan was arrested and imprisoned in England in 2003 for the
London BBC bomb in March 2001 with two other people. It should be
pointed out that there was no direct evidence to link Aidan to the bomb
but a series of suggestive evidence linking them to a political group.
At that point we mobilized with protests and petitions to have these
three people repatriated to Ireland, inasmuch as European citizens they
have the right of being moved to a gaol closer to home in order to
facilitate the family visits. Of the three, only Aidan and his brother
were repatriated in 2006.
Q. Was Aidan already injured when he was incarcerated in the UK?
A. Yes, Aidan had a horrible motorbike accident before being
arrested and was undergoing treatment when incarcerated. When he was
sent to Gaol in England he was denied medical Treatment and his
situation got worse. Then in 2004 we protested against the negligence
of the English doctors. What’s worse is that once he was repatriated he
was still denied treatment!
Q. When did the situation get to be alarming?
A. In February of this year the situation became more and more
alarming. During a recent medical visit, the doctor found that Aidan’s
toes had turned black and the doctor fears gangrene. The doctor has
asked the Prison Governor to let Aidan see a specialist. The director
said that he Aidan’s case would have had the maximum priority, but
still no provision has been taken. Aidan is currently taking twenty-one
pills a day for the pain and the use of morphine patches has become
necessary. His skin has turned yellow which indicates liver damage due
to all the medication that he is taking. Currently Aidan is bedridden
24 hours a day, 7 days a week.
Q. What has been organized?
A. Other than protests, we have started a letter writing petition
to the Justice Minister Dermot Ahern for immediate action. I have
spoken personally with the Minister’s office but have been fobbed off
with the most banal of excuses as have many others. And no progress has
been made.
Q. This absurd situation is very similar to what happened to Kevin Murray, isn’t it?
A. Exactly. Kevin was a prisoner in the same Gaol arrested for
political reasons. He had continuing headaches, he was not well, he
asked for a doctor and he was systematically denied his right to
medical treatment. When he was finally allowed to see a doctor, the
only thing left to do for him was to send him to a hospice to die
because of a massive brain tumour. Maybe the outcome would have been
the same, but he had the right to medical treatment. That was 2001.
Nobody has been brought to justice for Kevin’s death. After seven years
we find ourselves front of a very similar situation, Aidan is risking
his life and it seems that no one cares. Republicans are treated like
second class citizens by the Irish government.
Q. Tell us about you movement, the 32CSM
A. We are not a political party, but a movement because we do not
present ourselves for elections; we do not recognise them as valid and
official. We fight for a Free Sovereign Ireland. Our objectives are
National Irish Sovereignty, Republican unity and the promotion of the
revolutionary ideals of Republicanism. We also demand the immediate and
unconditional release for all Irish political prisoners in the world.
In the United States as an example there is a prisoner who awaits trail
25 years after his ‘offence’, not being an American citizen and being a
Republican.
Q. When was your movement founded?
A. Most of our founding members came from within Sinn Fein and
within Sinn Fein there was a committee called the 32 County Sovereignty
Committee. In 1997, with the peace talks with the English, the party
split. On the 7th December of that year there was a meeting of the
activists who had left Sinn Fein because of their sell-out to England.
For an English Treaty. And that night the 32CSM was founded. The year
after, in 1998, we have sent a legal submission to the UN asking them
not to recognise the GFA Referendum, inasmuch as English did not have
the right to organize it and it also questioned the British Soverenity
in Ireland.
Q. Is the 32CSM a 32 County Movement?
A. Yes, the movement is present in all the 32 counties of Ireland
with activists. We are also in England and Italy as international lobby
groups. Other than representing the republican cause, we are very
active in Social work and work against drugs in our communities and
anti-social behaviour as it has no place in society. Obviously also we
are also busy working against the Lisbon Treaty.
Q. What is the current situation in Ireland?
A. North and South it’s a difficult situation. In the North the
police continue to use the same methods and with a biconfessional
government and nothing has changed. For this reason many people are
leaving Sinn Fein, which is always further away from its’ grassroots.
Republicans are furthering themselves from Sinn Fein who seem to be
more interested in being part of a foreign government in Ireland. There
is also internment by remand where republican activists are arrested
and put in gaol for long periods of time with no evidence against them
other than the fact they are Republicans and the word of a police
officer this is a serious danger for all Republicans. We also have the
use of the Special Criminal Court, a court which is in contravention of
Human Rights as set out by the EU and for every seating is fined around
€10,000 by Brussels. It should be noted that the Irish government pays
this fine in advance, doesn’t it seem strange to you to pay a fine in
advance?
Q. Last question. Is there any position with other Pro Independence groups in Ireland?
A. Yes, there is the Republican Network for Unity, a grouping where
ex POWs are present, IRSP (Irish Republican Socialist Party) and other
independent republicans. In other words, unity is open to all those who
have not accepted the sell-out to the English and that continue to
resist.
giovedì 9 ottobre 2008
ITALY32CSM STATEMENT ON AIDAN HULME
Italy 32CSM is disgusted at the continuing medical negligence that Aidan Hulme is being subjected to. We therefore ask everyone to please send a Get Well Soon Card to Aidan Hulme. This small gesture will take five minutes of your time and will show Aidan that people know of his situation and that our thoughts are with him. Please tell him that he has support and that efforts are being taken to highlight his plight all over the world and that people are working for him to get him the help he needs.
Please send all cards to
Aidan Hulme
Aidan Hulme
E3
Portlaoise Gaol
Portlaoise
County Laoise
Ireland
STATEMENT ENDS
Per il rilascio immediato
Italy 32CSM è disgustata dalla continua negligenza medica che sta subendo Aidan Hulme. Chiediamo pertanto a tutti di spedire un biglietto di auguri a Aidan per dirgli che il nostro pensiero è con lui e che stiamo lavorando per porre fine alla sua sofferenza. Questo piccolo gesto richiederà cinque minuti del vostro tempo e dimostrerà a Aidan che la gente è a conoscenza della sua situazione e che i nostri pensieri sono con lui. Ditegli che ha il vostro sostengo e che gli sforzi sono mirati a evidenziare in tutto il mondo la sua difficile situazione e che la gente sta lavorando affinchè lui gli ottenga l'aiuto che ha bisogno.
Indirizzate le cartoline a:
Aidan Hulme
E3
Portlaoise Gaol
Portlaoise
County Laoise
Ireland
FINE DI DICHIARAZIONE
mercoledì 8 ottobre 2008
Aiden Hulme
Aidan sta assumendo attualmente ventuno pillole al giorno per il dolore e si è reso necessario l’utilizzo di morfina per alleviare il dolore. Il suo colorito è diventato giallognolo il chè è sintomo di un danno al fegato come conseguenza di un massiccio dosaggio dei farmaci. Attualmente è costretto a letto ventiquattro ore al giorno, 7 giorni alla settimana.
L'Irish Republican Prisoners Welfare Association richiede il supporto di tutti i republicani e dei gruppi socialisti per una decisa campagna al fine di assicurare le dovute cure a Aidan Hulme.
Sarà aperta una petizione indirizzata al ministro Dermot Ahern per un suo intervento immediato cosicchè Aidan Hulme possa ricevere appropriate cure mediche in un’appropriata struttura.
IRPWA
Per favore tutti mandare questa email a queste persone per Aiden che ha bisogno di aiuto ora!!!!!!
Department of Justice
Dermot Ahern
Minister for Justice, Equality and Law Reform
94 St. Stephen's Green
Dublin 2
Phone: + 353 1 602-8202
Email: info@justice.ie
Irish Prison Service
IDA Business Park, Ballinalee Road, Longford, Co. Longford
Tel: +353 43 35100
Fax: +353 43 35101
Email: info@irishprisons.ie
Governor Mr.Ned Whelan
Portlaoise Prison
Dublin Road,
Portlaoise, Co. Laois.
Tel: 0502 21318
Fax: 0502 20997
Email: info@irishprisons.ie
To whom it may concern,
I am writing with grave concerns for the health and welfare of Aidan Hulme, a Republican political prisoner at Portlaoise Prison.
Since being repatriated to Portlaoise in 2006, Aidan has continued to suffer great pain from injuries sustained over six years ago before being interned in Britain. It was his great hope, as mine, that his repatriation to Ireland would finally result in the proper medical care he so badly needs.
Aidan Hulme desperately needs surgery, not more pills. Currently he is taking 21 tablets for pain per day and Morphine patches once every 2 days. He has made numerous complaints and requests for surgical attention to the Portlaoise prison governor and to the medical officer, but has only received more pain pills in response.
He is in severe pain. In bed and therefore closed in his cell 24 hours a day 7 days a week. His skin has turned yellow which may indicate liver damage as a result of so much medication.
You will recall, as I do, the 2001 death of another Republican prisoner, Kevin Murray, who had also made numerous complaints and requests for medical attention. Like Aidan, all that Kevin Murray received from Portlaoise doctors were tablets. When the massive brain tumor was finally discovered, it was far too late to operate, and Kevin was released to hospice to die.
Please allow Aidan Hulme the simple operation that he requires. Under international Human Rights laws including the Geneva Convention for the Treatment of Prisoners of War; the European Convention for the Prevention of Torture and Inhuman or Degrading Treatment or Punishment; and the Universal Declaration of Human Rights; Aidan Hulme is entitled to the same comforts of any Irish citizen while in your care and his treatment is a priority and should be treated as such.
Please advise. The favor of a response is requested.
Thank you,
NAME
ADDRESS
giovedì 2 ottobre 2008
TATTICHE INTIMIDATORIE DEL “PSNI” CONTRO UN EX OC
John Connolly, 32 di Newtownbutler ha dichiarato al Fermanagh Herald di essere da qualche tempo bersaglio di atti intimidatori da parte del PSNI, soprattutto nelle aree di Lisnaskea e Enniskillen. Atti nei suoi confronti, ma ancor più grave nei confronti di chi capiti si trovi con lui.
L’ex OC (Officer Commanding n.d.r.) del carcere di Maghaberry (a Lisburn n.d.r.), dove ha scontato una pena detentiva di 7 anni, ha dichiarato come al verificarsi di un attacco repubblicano nella zona, le attenzioni vengano rifersate tutte su di lui.
L’ultimo fatto è avvenuto nella notte di mercoledì 17 settembre quando, imboccando la Holyhill Road nei pressi di Enniskillen si è accorto di essere seguito da un’auto che gli puntava le luce abbaglianti. Temendo si trattasse di lealisti ha proseguito sino a trovarsi attorniato da altre 2 auto. Era la polizia. Gli agenti hanno puntato le armi attraverso i finestrini dell’auto suscitando una reazione isterica di una ragazza di 17 anni, figlia della proprietaria dell’auto in quel frangente guidata da John Connolly.
Ne è seguita la perquisizione sia dell’ex OC, che della ragazza (effettuata da un agente donna) che ne ha riportato un grave shock.
Nel mentre, un ufficiale di polizia ha dichiarato ‘non succede spesso di fermare il capo’.
John Connolly, pur pensado si intedesse fare riferimento alla sua carica di OC ricoperta tra le mura di Maghaberry, ha pretesto di mettere a verbale “Sono stato il capo, ma non ora. Sto cercando di andare avanti con la mia vita, e non voglio dover subire queste molestie “. Ha altresì dichiarato che se il PSNI avesse fatto uso delle sirene si sarebbe fermato, perchè è invece spesso capitato che simili circostanze si siano trasformate in meri attentati.
Il Fermanagh Herald per dover di cronaca ha chiesto spiegazioni al PSNI, il cui portavoce ha placidamente dichiarato di come si sia trattato di un semplice “Stop & search”, all’interno di operazioni previste per la notte di mercoledì in Enniskillen. L’ufficiale ha altresì invitato a chiunque si fosse sentito leso da azioni inadeguate perpetrate da agenti del PSNI, ad inoltrare degli esposti per permettere l’esatta valutazione degli accadimenti.
Unfair tactics by PSNI says former OC
A former officer commanding IRA prisoners in Maghaberry claimed this week that the PSNI were deliberately targeting him, and those with him, at road stops, mainly in the Lisnaskea area but also in Enniskillen.
John Connolly (32) from Newtownbutler served a seven-year sentence from 2000-’07 after being convicted of possessing a barrack buster bomb with intent to kill members of the security forces. He was released in November, 2007 but, now, he claims that every time there is a dissident Republican attack, he comes in for special attention.
His latest run-in with the PSNI, who were wearing body armour and heavily armed, occurred near Enniskillen on Wednesday night, 17th September as he was driving a car belonging to a female friend. The woman’s 17-year old daughter was a front-seat passenger.
The female owner of the car told the ‘Herald’ she is concerned that her daughter was bodily searched despite her name and address having been radioed through to Enniskillen Police Station.
Mr Connolly said he was followed out of town by an unmarked car which then flashed its lights as he headed up Holyhill Road. Fearing it was Loyalists, he drive on until he was eventually hemmed in by two more vehicles.
“It was the Police. They ordered me out of the car. They were pointing their weapons in through the window. My passenger was in hysterics. I calmed her down and told her, ‘it’s me they’re looking to search’.
“The made my put my arms in the air and then on the car roof and they kicked my legs apart. I was then asked by one officer if I had anything sharp that might endanger either him or his colleagues and, when I said No I was asked, ‘where’s the rocket launcher?’ He then went through the whole list, claymore mines, AK 47’s, etc.
“It was general victimisation and harassment, but the more worrying thing was the girl being told, ‘it’s not often we get to stop the boss’. I took this to be a reference to my having been OC of the IRA prisoners in Maghaberry. But, I would like to put it on record, I was the boss but not now. I am trying to get on with my life, and I don’t want this harassment.”
Mr Connolly confirmed that the girl in the car with him was searched by a female Police officer./ As far as I can see, this is political policing at its worst. Is it because I disagree with Sinn Fein.” The girl’s mother said her daughter was distressed and very upset when she came home: “She thought they were going to be arrested and even shot.”
Mr Connolly said he would have stopped had the Police put on their sirens, but never for flashing lights: “I told them many’s a man has been gunned down in those circumstances.”
Mr Connolly and his young passenger were each given a cope of their ‘Stop and Search’ form, on neither of which is a name recorded of the searching officer, just their number and rank. We asked the Police Press Office to explain why a vehicle not belonging to John Connolly was stopped, if it had been followed on its outward journey, and why the young girl as searched despite her personal details having been radioed through.
A PSNI spokesman replied: ‘While we do not comment on named individuals, we can confirm that as part of a proactive policing operation, officers stopped a number of cars in the Enniskillen area on Wednesday. During this operation, the occupants of vehicles were spoken to’. If anyone feels the actions of police officers were inappropriate, we would encourage that individual to come forward to allow the matter to be fully investigated.
It is always open to individuals to make a complaint to the Police Ombudsman’s Office.