A Belfast la Resistenza continua
Irlanda - A colloquio con Saoirse Harte, portavoce in Italia del movimento 32Csm, i repubblicani che hanno rifiutato la svendita a Londra
di Tommaso Della Longa
Repressione, arresti, settarismo, discriminazione. Parole che, a sentire i quotidiani embedded di mezzo mondo, non sarebbero altro che un ricordo per l'Irlanda del nord e soprattutto per i nazionalisti irlandesi. Ancor di più si dovrebbe trattare di ricordi lontani per la gente di Dublino e della Repubblica d'Irlanda. Purtroppo però non è così. La tensione è all'ordine del giorno e l'Irlanda, sia quella del nord sia quella del sud, è tutto tranne che pacificata. Non c'è solo lo Sinn Fein nell'Isola Verde. Non c'è solo la pace “patinata” del governo di Stormont firmata con gli inglesi. Ci sono anche movimenti e partiti politici che non ancora oggi lottano per l'indipendenza e l'unità irlandese, senza più la presenza di Londra.
Proprio in queste ore in Irlanda si sta vivendo un momento drammatico. Un prigioniero repubblicano, detenuto in un carcere di Dublino, sta rischiando l'amputazione di un piede e forse anche peggio solo perché le autorità irlandesi gli negano la possibilità di farsi visitare e aiutare da un esperto in una struttura esterna. Di questa storia e del movimento repubblicano ne abbiamo voluto parlare con Saoirse Harte, il portavoce in Italia del movimento 32 County Sovereignty Movement (32Csm, il movimento per la sovranità delle 32 contee irlandesi unite).
D. Per prima cosa parliamo di Aidan Hulme, il prigioniero irlandese che in questo momento in pericolo di vita nella prigione di Portlaoise.
R. Aidan è stato arrestato e incarcerato in Inghilterra nel 2003 per la bomba alla Bbc di Londra nel marzo 2001 insieme ad altri due ragazzi. Va subito detto che non ci sono prove dirette sulla sua colpevolezza, ma al massimo è stato dimostrata solo l'appartenenza a un gruppo politico. A quel punto ci siamo subito mobilitati con manifestazioni e proteste per riportare i tre ragazzi in Irlanda, visto che come cittadini europei hanno il diritto di essere spostati nel carcere più vicino a casa per facilitare le visite e i colloqui con i familiari. Dei tre, solo Aidan e un altro sono riusciti a tornare sull'Isola Verde nel 2006.
D. Aidan però stava già male quando era stato portato in carcere nel Regno Unito?
R. Sì, aveva fatto un brutto incidente in moto prima di essere arrestato e nel carcere inglese gli è stato negato un aiuto medico. E proprio per questo nel 2004 abbiamo protestato contro la negligenza dei medici inglesi. Quel che è peggio è che, una volta tornato in Irlanda, anche qui non lo hanno aiutato in alcun modo.
D. Quando si è aggrava la situazione?
R. A febbraio di quest'anno la vicenda è diventata sempre più allarmante. Durante una visita medica, hanno trovato le dita del piede della gamba malata di Aidan che erano diventate nere e si teme si tratti di cancrena. Il medico ha chiesto al direttore della prigione di far visitare Aidan da uno specialista. Il direttore ha fatto sapere che il caso avrebbe avuto la massima priorità, ma ancora nessun provvedimento è stato preso. Aidan sta assumendo attualmente ventuno pillole al giorno per il dolore e si è reso necessario anche l’utilizzo di morfina. Il suo colorito è diventato giallognolo, sintomo di un danno al fegato come conseguenza di un massiccio dosaggio dei farmaci. Attualmente è costretto a letto ventiquattro ore al giorno, 7 giorni alla settimana.
D. E voi cosa avete organizzato?
R. Oltre ad alcune manifestazioni, abbiamo indirizzato una petizione al ministro della Giustizia Dermot Ahern per un suo intervento immediato. Ho parlato personalmente con il ministro che però ha tirato fuori banali scuse. E nulla è stato fatto.
D. Questa assurda situazione sembra molto simile al trattamento che ha subito Kevin Murray.
R. Esattamente. Kevin era un prigioniero dello stesso penitenziario arrestato per motivi politici. Aveva continui mal di testa, non stava bene, chiedeva di un medico e gli veniva sistematicamente negato. Quando gli è stato permesso di vedere un medico, è stato portato in un ospedale esterno per farlo morire perché gli è stato diagnosticato un tumore al cervello. Forse la sua fine era segnata, ma doveva avere le giuste cure mediche. Era il 2001. Nessuno ha pagato per quel fatto. Dopo sette anni ci troviamo davanti a una situazione molto simile, Aidan rischia la vita e sembra che a nessuno importi nulla. I repubblicani vengono trattati come cittadini di serie B dal governo irlandese.
D. Parlaci del vostro movimento il 32Csm.
R. Non siamo un partito politico, ma un movimento perché non ci presentiamo alle elezioni, non riconoscendolo come valide e ufficiali. Lottiamo per un'Irlanda che sia libera e sovrana. I nostri obiettivi sono la sovranità nazionale irlandese, l'unità e la promozione dell'ideale rivoluzionario del repubblicanismo. Inoltre chiediamo l'immediato rilascio di tutti i prigionieri irlandesi nel mondo (sono presenti soprattutto negli Usa e in Inghilterra). Negli Stati uniti per esempio c'è un prigioniero che aspetta da 25 anni di ritornare a casa.
D. Quando è nato il vostro movimento?
R. La maggior parte dei nostri membri storici erano all'interno dello Sinn Fein in un comitato che si chiamava 32Csc. Nel 1997, sugli accordi di pace con gli inglesi, il partito si è spaccato. E il 7 dicembre di quell'anno si è tenuta una riunione degli attivisti che hanno lasciato il partito di Gerry Adams a causa della svendita all'Inghilterra per il trattato con gli inglesi. L'anno dopo, nel '98, abbiamo presentato un ricorso legale all'Onu per non riconoscere le elezioni del Nord, visto che gli inglesi non avevano alcun diritto di organizzarle.
D. Il 32Csm è presente in tutta l'Isola Verde?
R. Sì, il movimento è presente in tutta l'Irlanda con attivisti e militanza. Siamo anche in Inghilterra e in Italia come gruppi di pressione internazionale. Oltre alla causa repubblicana, lavoriamo molto nel sociale e ci battiamo contro la droga e contro gli spacciatori. Ovviamente ci siamo anche battuti contro la costituzione europea.
D. Qual è la situazione di tutti i giorni?
R. Nel Nord come nel Sud è una situazione molto dura. Al Nord la polizia continua a usare gli stessi metodi e con il governo biconfessionale non è cambiato proprio nulla. Proprio per questo in molti stanno abbandonando lo Sinn Fein che è sempre più lontano dalla gente. I Repubblicani si stanno allontanando dallo Sinn Fein che sembra solo interessato a esser parte di un governo straniero in Irlanda. C’è ancora l’ “internment by remand” cioè quando gli attivisti repubblicani vengono arrestati e messi in galera per molto tempo senza alcuna prova tranne quella delle parola della polizia. Tutto questo al momento è un grave pericolo per noi. Per non parlare poi dell’uso dello Special Criminal Court, un tribunale che è contro i diritti umani come ribadito dall’Unione europea e per il quale il governo irlandese viene multato €10.000 per ogni seduta. Va detto che il governo irlandese paga questa cifra in anticipo, strano pagare una multa in anticipo vero?
D. Infine, avete anche un raggruppamento di tutte le posizioni radicali per l'indipendenza?
R. Sì, è stato formato l'Rnu (Republican network for unity – Rete repubblicana per l'unità), un raggruppamento dove siamo presenti noi, le associazioni dei prigionieri politici, l'Irsp (Irish republican socialist party) e alcuni repubblicani indipendenti. In poche parole, tutti quelli che non hanno accettato la svendita agli inglesi e che continuano la resistenza.
pubblicato oggi su Rinascita a pag. 9
Fonte: Rinascita
In Belfast the Resistance Continues
Special on Ireland – An interview with Saoirse Harte, spokesperson
in Italy for the 32CSM, the Republicans who refused the sell-out to
London
Repression, arrests, sectarianism, discrimination. Words that,
hearing them daily embedded in half the world, would bring back nothing
other than a memory of The Occupied Six and above all of Irish
nationalists. Even more it would mean far memories for people of Dublin
and the Republic of Ireland. Unfortunately it is not like that. Tension
is on the agenda and Ireland, both North and South, is everything but
at peace. There isn’t only Sinn Fein in the Green Island. There isn’t
only “the patinated” peace of the Stormont government signed with the
English. There are still political movements and parties that still
fight for independence and the Irish unity, without an English
presence.
Ireland is living a dramatic moment. A Republican prisoner, in
Portlaoise Gaol, is risking the amputation of a foot and perhaps even
worse because the Irish authorities deny him the possibility of
visiting and help from medical expert in an external structure. We
talked to Saoirse Harte, the spokesperson in Italy of the 32 County
Sovereignty Movement about this and other issues.
Q. First of all let’s talk about Aidan Hulme, the Irish prisoner who in this moment in grave danger in Portlaoise Gaol.
A. Aidan was arrested and imprisoned in England in 2003 for the
London BBC bomb in March 2001 with two other people. It should be
pointed out that there was no direct evidence to link Aidan to the bomb
but a series of suggestive evidence linking them to a political group.
At that point we mobilized with protests and petitions to have these
three people repatriated to Ireland, inasmuch as European citizens they
have the right of being moved to a gaol closer to home in order to
facilitate the family visits. Of the three, only Aidan and his brother
were repatriated in 2006.
Q. Was Aidan already injured when he was incarcerated in the UK?
A. Yes, Aidan had a horrible motorbike accident before being
arrested and was undergoing treatment when incarcerated. When he was
sent to Gaol in England he was denied medical Treatment and his
situation got worse. Then in 2004 we protested against the negligence
of the English doctors. What’s worse is that once he was repatriated he
was still denied treatment!
Q. When did the situation get to be alarming?
A. In February of this year the situation became more and more
alarming. During a recent medical visit, the doctor found that Aidan’s
toes had turned black and the doctor fears gangrene. The doctor has
asked the Prison Governor to let Aidan see a specialist. The director
said that he Aidan’s case would have had the maximum priority, but
still no provision has been taken. Aidan is currently taking twenty-one
pills a day for the pain and the use of morphine patches has become
necessary. His skin has turned yellow which indicates liver damage due
to all the medication that he is taking. Currently Aidan is bedridden
24 hours a day, 7 days a week.
Q. What has been organized?
A. Other than protests, we have started a letter writing petition
to the Justice Minister Dermot Ahern for immediate action. I have
spoken personally with the Minister’s office but have been fobbed off
with the most banal of excuses as have many others. And no progress has
been made.
Q. This absurd situation is very similar to what happened to Kevin Murray, isn’t it?
A. Exactly. Kevin was a prisoner in the same Gaol arrested for
political reasons. He had continuing headaches, he was not well, he
asked for a doctor and he was systematically denied his right to
medical treatment. When he was finally allowed to see a doctor, the
only thing left to do for him was to send him to a hospice to die
because of a massive brain tumour. Maybe the outcome would have been
the same, but he had the right to medical treatment. That was 2001.
Nobody has been brought to justice for Kevin’s death. After seven years
we find ourselves front of a very similar situation, Aidan is risking
his life and it seems that no one cares. Republicans are treated like
second class citizens by the Irish government.
Q. Tell us about you movement, the 32CSM
A. We are not a political party, but a movement because we do not
present ourselves for elections; we do not recognise them as valid and
official. We fight for a Free Sovereign Ireland. Our objectives are
National Irish Sovereignty, Republican unity and the promotion of the
revolutionary ideals of Republicanism. We also demand the immediate and
unconditional release for all Irish political prisoners in the world.
In the United States as an example there is a prisoner who awaits trail
25 years after his ‘offence’, not being an American citizen and being a
Republican.
Q. When was your movement founded?
A. Most of our founding members came from within Sinn Fein and
within Sinn Fein there was a committee called the 32 County Sovereignty
Committee. In 1997, with the peace talks with the English, the party
split. On the 7th December of that year there was a meeting of the
activists who had left Sinn Fein because of their sell-out to England.
For an English Treaty. And that night the 32CSM was founded. The year
after, in 1998, we have sent a legal submission to the UN asking them
not to recognise the GFA Referendum, inasmuch as English did not have
the right to organize it and it also questioned the British Soverenity
in Ireland.
Q. Is the 32CSM a 32 County Movement?
A. Yes, the movement is present in all the 32 counties of Ireland
with activists. We are also in England and Italy as international lobby
groups. Other than representing the republican cause, we are very
active in Social work and work against drugs in our communities and
anti-social behaviour as it has no place in society. Obviously also we
are also busy working against the Lisbon Treaty.
Q. What is the current situation in Ireland?
A. North and South it’s a difficult situation. In the North the
police continue to use the same methods and with a biconfessional
government and nothing has changed. For this reason many people are
leaving Sinn Fein, which is always further away from its’ grassroots.
Republicans are furthering themselves from Sinn Fein who seem to be
more interested in being part of a foreign government in Ireland. There
is also internment by remand where republican activists are arrested
and put in gaol for long periods of time with no evidence against them
other than the fact they are Republicans and the word of a police
officer this is a serious danger for all Republicans. We also have the
use of the Special Criminal Court, a court which is in contravention of
Human Rights as set out by the EU and for every seating is fined around
€10,000 by Brussels. It should be noted that the Irish government pays
this fine in advance, doesn’t it seem strange to you to pay a fine in
advance?
Q. Last question. Is there any position with other Pro Independence groups in Ireland?
A. Yes, there is the Republican Network for Unity, a grouping where
ex POWs are present, IRSP (Irish Republican Socialist Party) and other
independent republicans. In other words, unity is open to all those who
have not accepted the sell-out to the English and that continue to
resist.
venerdì 10 ottobre 2008
A Belfast la Resistenza continua
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