giovedì 16 ottobre 2008

Irlanda. Il prigioniero repubblicano Aidan Hulme riceve cure


La mobilitazione umanitaria internazionale alla fine ha vinto. Il prigioniero repubblicano irlandese Aidan Hulme, detenuto nel carcere di Portlaoise, che da mesi aspettava urgenti cure mediche, è stato finalmente visitato da uno specialista. E potrà anche essere portato in una struttura esterna al penitenziario.
L'agenzia di stampa Inedita, durante la scorsa settimana, aveva portato la notizia in Italia, che poi era stata ripresa dal quotidiano nazionale Rinascita con un'intervista al portavoce italiano del movimento 32Csm (County sovereignity movement), Saoirse Harte. Inoltre era stata subito interpellata l'ambasciata irlandese. Martedì Inedita ha ricevuto una mail dall'ufficio stampa della rappresentanza in Italia di Dublino. “L'addetto stampa – spiegavano - ha ricevuto la risposta dall'Irish Prisoner Service, i quali riferiscono che il prigioniero in questione ha ricevuto tutte le cure mediche necessarie ed è anche stato portato in visita ad un ospedale esterno”. Dall'Irlanda, invece, confermavano le gravi condizioni di Aidan. Poi la buona notizia, giunta in Italia ieri sera.
“L'Irpwa (Irish republican prisoners welfare association) accoglie con favore gli ultimi sviluppi della campagna per Aidan Hulme. Il direttore del penitenziario di Portlaoise si è accordato con i prigionieri e ha dato il permesso ad Aidan di essere visitato anche all'esterno”. “Oggi (era ieri 15 ottobre 2008) il prigioniero è stato visitato ed è arrivata la conferma che la cancrena al piede non è presente e i sintomi sono risultato di una grave infezione”. Ora, gli accordi sono che il personale dell'ospedale visiterà Aidan per “pulire le superfici infettate del suo piede” e per “impedire un'ulteriore diffusione dell'infezione”. Inoltre è stato assicurato che entro la fine del mese sarà pianificato e sviluppato un programma per dare le cure necessarie al prigioniero, permettendo così un controllo continuo della sua salute.
“L'Irpwa a nome dei Pow (Prigionieri di guerra) vuole ringraziare le persone che si sono mosse per sostenere Aidan – ha detto la responsabile dell'associazione dei prigionieri repubblicani, Marian Price - Vorremmo estendere il ringraziamento a quelle organizzazioni repubblicane che hanno dato il proprio supporto per assicurare ad Aidan un intervento medico immediato. Aidan è molto riconoscente per tutto il supporto che ha ricevuto ed estende il suo apprezzamento sincero a tutti le persone che si sono mobilitate”.
Inedita ha inoltre raccolto le dichiarazioni di Saoirse Harte, il portavoce italiano del 32Csm, che ha voluto “ringraziare i media italiani che si sono mobilitati per la causa di Aidan Hulme, in particolare il quotidiano Rinascita e l'agenzia di stampa Inedita”.
Così da oggi in poi il prigioniero irlandese Hulme dovrebbe ricevere (e il condizionale in un caso del genere è purtroppo d'obbligo) le necessarie cure mediche. Adesso però i due governi d'Irlanda dovrebbero imparare a non trattare come cittadini di “serie b” i militanti della causa repubblicana, per non dover mai più temere per la sorta di alcun prigioniero o peggio piangere ragazzi come Kevin Murray, lasciato a morire in carcere senza alcuna cura specialistica

http://www.agenziainedita.it

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